Il coniglio è un erbivoro monogastrico. Basa la sua alimentazione su vegetali ricchi di fibre, principalmente foraggi e verdure fresche, che subiscono un processo di fermentazione nel cieco.
Per tale motivo il cieco del coniglio, se comparato con quello di altre specie, è più sviluppato. Nel cieco trova alloggio una importante flora microbica che è in grado di trasformare le fibre presenti nei vegetali in acidi grassi volatili, fonte di energia di cui il coniglio necessita.
I batteri producono anche vitamine appartenenti al gruppo B. La specie è caratterizzata da un singolare comportamento alimentare denominato ciecotrofia. Attraverso questa pratica il coniglio ingerisce, direttamente dall’ano, una parte delle sue feci denominata ciecotrofo, ricco in proteine e vitamine.
Tale assunzione avviene di norma durante le ore notturne e nelle prime ore della mattina. Il ciecotrofo permane nello stomaco dove viene digerito dagli enzimi di questo organo fornendo così ulteriore energia e nutrienti.
La ciecotrofia è un meccanismo alimentare evolutivo che permette di massimizzare la resa nutritiva di alimenti con un valore nutritivo non particolarmente importante come i vegetali. Attraverso l’ingestione del ciecotrofo il coniglio è in grado di soddisfare circa il 15-20% del suo fabbisogno energetico e nutritivo.