Epatopatia da Rame nel Cane e nel Gatto: Cos’è e Come Gestirla

L’epatopatia da accumulo di rame è una condizione sempre più riconosciuta nella medicina veterinaria, che può compromettere seriamente la salute del fegato nei nostri amici a quattro zampe. Ma cosa significa esattamente? E cosa può fare un proprietario per aiutare il proprio cane o gatto?
Cos’è l’epatopatia da accumulo di rame?
Il rame è un minerale essenziale per molti processi biologici, ma deve essere presente nell’organismo in quantità precise. Quando il corpo non riesce a regolare correttamente i livelli di rame, questo tende ad accumularsi nel fegato, provocando danni progressivi alle cellule epatiche a causa delle sua capacità di produrre stress ossidativo. Se non trattata, questa condizione può evolvere in infiammazione cronica, fibrosi e persino cirrosi che sono condizioni irreversibili.
Chi è più a rischio?
Nei cani, alcune razze sono predisposte geneticamente, come il Bedlington Terrier, il Labrador Retriever mentre altre razze come il Dalmata, West Higland White terrier, Dobermann e lo skye Terrier sono predisposte senza che sia stata identificata una mutazione genetica. Tuttavia, l’epatopatia da rame può colpire anche soggetti senza predisposizione nota, a causa di fattori ambientali o alimentari. Nei gatti, la condizione è più rara ma comunque possibile. È stata osservata in alcune linee di razza come lo Sphynx, Somalo, Siamese, Abissino, e segnalato anche nei gatti Europei anche se nella maggior parte dei casi felini l’accumulo di rame è secondario a malattie epatiche croniche preesistenti. Ci sono però segnalazioni di mutazione genetiche anche in gatti Europei.
Quali sono i sintomi?
Purtroppo, i sintomi compaiono spesso solo quando la malattia è già in fase avanzata e buona parte del parenchima epatico è interessata. Tra i segnali a cui prestare attenzione ci sono:
- Letargia e scarso appetito
- Perdita di peso
- Vomito o diarrea ricorrente
- Aumento della sete e della minzione
- Ittero (colorazione giallastra di pelle e mucose)
- Addome gonfio (per presenza di liquido)
Come si diagnostica?
La diagnosi richiede diversi passaggi:
- Esami del sangue: per valutare gli enzimi epatici e altri parametri.
- Ecografia addominale: per osservare la struttura del fegato.
- Biopsia epatica: è l’unico modo per confermare l’accumulo di rame e determinarne la quantità.
Qual è il ruolo della nutrizione?
La dieta gioca un ruolo cruciale nella gestione dell’epatopatia da rame. Gli obiettivi nutrizionali sono:
- Limitare l’assunzione di rame con alimenti a basso contenuto del minerale.
- Favorire la salute epatica con proteine di alta qualità, vitamine antiossidanti (in particolare vitamina E) e livelli controllati di zinco, che può aiutare a ridurre l’assorbimento del rame favorendone la sua eliminazione attraverso le feci.
- Somministrare integratori noti con il nome di epatoprotettori (es. SAMe, silimarina).
Esistono diete veterinarie specifiche formulate per patologie epatiche, ma nei casi più complessi può essere necessaria una dieta personalizzata, ideata da un veterinario nutrizionista.
Quali sono le altre terapie?
Oltre alla dieta, il veterinario può prescrivere dei chelanti del rame: farmaci che aiutano a eliminare il rame in eccesso.
Cosa può fare il proprietario?
- Seguire scrupolosamente la dieta prescritta
- Evitare snack o integratori non controllati, che potrebbero contenere rame
- Non somministrare mai farmaci “fai da te”
- Portare regolarmente il cane o il gatto a controllo, anche se non mostra sintomi