Le allergie alimentari nel cane e nel gatto

22 Dicembre 2020 by Dr. Gerardo Siani
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Cani e gatti possono soffrire di reazioni avverse al cibo proprio come gli esseri umani. Tali reazioni possono essere delle allergie oppure delle intolleranze. La differenza tra allergie ed intolleranze sta nel fatto che nella prima c’è un intervento del sistema immunitario (che reagisce contro un alimento verso il quale il paziente si è sensibilizzato) mentre nelle seconde il sistema immunitario non è chiamato in causa ma ci sono dei deficit degli enzimi che dovrebbero digerire l’alimento.

I sintomi che si riscontrano nelle reazioni avverse al cibo nei cani e nei gatti sono principalmente di natura gastro enterica (vomito, diarrea o feci poco formate, presenza di sanguee/o muco nelle feci) e dermatologica (prurito, leccamento, alopecia, otiti). Il trattamento nutrizionale di cani e gatti affetti da una reazione avversa al cibo prevede la somministrazione di una dieta di esclusione. Tale dieta si chiama in questo modo perché prevede l’esclusione dei cibi che il cane o gatto ha mangiato in precedenza.

Per poter eseguire una buona dieta di esclusione è di fondamentale importanza effettuare un’anamnesi alimentare cioè identificare tutti i cibi che il paziente ha mangiato nella sua vita. Una volta che si sono identificati i cibi che Pluto e Felix non hanno mai mangiato si passa a realizzare la dieta di esclusione che in genere è composta da una fonte proteica, un carboidrato, verdura ed un olio. In alternativa è possibile somministrare anche delle diete commerciali.

Una volta che si inizia a somministrare la dieta di esclusione bisogna aspettare diverse settimane per poter avere dei risultati. In linea generale sono necessarie dalle otto alle nove settimane per poter confermare o meno il successo della dieta di esclusione. Durante questo periodo il proprietario deve essere molto attento nel rispettare la dieta e non somministrare nessun altro cibo, neanche in piccole quantità. Se la dieta di esclusione ha avuto successo e quindi i sintomi sono regrediti è possibile effettuare una prova di scatenamento cioè verificare se, al somministrare i cibi consumati nel passato, si ripresentano nuovamente. In alternativa è possibile continuare a nutrire il cane o gatto con la dieta di esclusione avendo accortezza di equilibrarla. Per maggiori informazioni guarda il video relativo a questo argomento!

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