La dieta nel cane e nel gatto con insufficienza renale cronica
L’insufficienza renale cronica è una malattia progressiva riscontrabile sia nel cane che nel gatto, specie nella quale è molto diffusa soprattutto nell’età geriatrica.
Le cause possono essere molte e, oltre a quelle legate alla normale involuzione dell’organo dovute all’età, sono rappresentate da predisposizioni genetiche o di razza (ad esempio il rene policistico nei gatti persiani), degenerazioni del tessuto renale, malattie infettive, infezioni batteriche ed azione di tossici.
Gli animali che hanno questa patologia possono avere diversi sintomi tra cui un aumento della quantità di urina emessa (poliuria) ed un aumento dell’acqua consumata (polidipsia). Questi sintomi non devono mai essere trascurati perché sono precoci e spesso precedono gli altri sintomi che sono inappetenza, letargia, vomito, nausea, diarrea, dimagrimento, disidratazione, anemia, ipertensione.
La diagnosi viene effettuata con la visita medica, gli esami del sangue, delle urine e di diagnostica per immagine (come ecografia addominale, radiografie ma anche TAC a seconda dei casi) ma possono essere necessarie anche altre indagini come ad esempio biopsie renali. La terapia dell’insufficienza renale cronica si basa sulla correzione dei sintomi e sul rallentamento della progressione della patologia. La terapia con fluidi, somministrati principalmente per via endovenosa, può correggere la disidratazione e gli squilibri elettrolitici.
Altri farmaci che sono utilizzati in corso di insufficienza renale cronica sono i gastro protettori per contrastare la nausea ed il vomito ed i farmaci per ridurre l’anemia o l’ipertensione. Nel trattamento di questa patologia il regime dietetico è importantissimo e può fare la differenza in termini di qualità e di aspettativa di vita del cane o del gatto affetto. Infatti i cani e gatti affetti da insufficienza renale cronica beneficiano di una dieta studiata ad hoc. Le caratteristiche di una dieta renale sono:
- livello minore di proteine, fosforo e sale. Il paziente con insufficienza renale non ha la capacità di espellere con le urine le scorie azotate prodotte dal metabolismo delle proteine. Una bassa quantità di fosforo nel cibo può normalizzarne il livello ematico che in questi pazienti è aumentato: l’aumento del fosforo nel sangue è considerato un fattore di progressione della malattia renale. Alcuni pazienti possono avere ipertensione che può essere meglio controllata limitando il sale della dieta.
- aggiunta di omega 3 che possono avere un’azione antinfiammatoria sul rene.
Molto importanti sono i controlli periodici a cui sottoporre il paziente al fine di controllare l’evoluzione della malattia e quindi apportare le eventuali modifiche alla terapia.